Marx a Soho
di Howard Zinn
con Marco Sgarbi
adattamento e regia Giulio Costa
produzione Arkadiis/Fondazione Aida
2014
Marx è tornato! Dopo una lunga serie di proteste nell’aldilà, ha ottenuto la possibilità di tornare sulla terra per riscattare il suo nome e la sua reputazione. Purtroppo però, per un errore burocratico, invece di arrivare nella Soho londinese dove viveva con la famiglia, capita nella Soho newyorchese, uno dei centri nevralgici dell’economia mondiale contemporanea. È un Marx malinconico e sarcastico, portato al ricordo del passato e alla critica del capitalismo. È tornato soprattutto per porre una domanda: perché mai da più di un secolo tutti sentono il bisogno di ripetere che le sue idee sono morte?
Scritto nel 1999 dallo storico americano Howard Zinn, Marx a Soho è un monologo - definito dal regista Michael Moore “intelligente, divertente, perfetto per i tempi in cui viviamo” - che racconta la vita di Karl Marx, la sua analisi della società, la sua passione per il cambiamento radicale. Sul palcoscenico, Marx dialoga, si infervora, si commuove e si arrabbia con il pubblico in sala con cui condivide il rammarico di non essere riuscito a comunicare le proprie idee: teorie sconfitte ancora prima di essere state attuate e che aspettano solo di trovare una nuova possibilità di vita nel presente.