Finto contatto
con Jorge Alberto Pompé e Marco Sgarbi
ideazione e regia Giulio Costa
produzione Costa/Arkadis
con il sostegno del Comune di Occhiobello (RO)
2013
Una sfida per resistere e sopravvivere, o una lotta per vincere – ma che cosa? Il plauso del pubblico, il successo, insomma una forma qualsiasi di riconoscimento? Prima di esporsi o di esibirsi sul palco, l’attore (e il teatro con lui) cresce nel confronto continuo con la propria ombra. A tratti è scontro aperto, una delle due parti ne esce lesa o quasi mortalmente ferita, ma se poi si aiutano a risalire, l’attore e la sua ombra, ecco crearsi lo spazio per un fraterno abbraccio, un’alleanza leale che mai può cedere al tradimento perché l’urgenza è gareggiare sempre e comunque per giungere a quell’istante in cui l’attore e la sua ombra coincidono. È lì che il teatro vince, e gli spettatori ne diventano parte. Finto contatto è il primo studio di uno spettacolo che porta in scena un ex-pugile in lotta con un aspirante combattente, per raccontare una sfida ai limiti dell’impossibile, fra chi è e chi non è, tra la professione e l’approssimazione, tra la coscienza e l’incoscienza, fra l’esperienza di una vita e la smania di vivere, fra chi è maestro di nessuno e chi non riesce a essere discepolo, fra ciò che è reale e ciò che è immaginato.