Sequestro all’italiana
Teatro Minimo
14 Dicembre 2012
Inizio spettacolo ore 21:15, durata spettacolo 60 minuti
Lo spettacolo si ispira a un fatto realmente accaduto. Qualche anno fa un uomo entrò in una scuola materna e sequestrò una classe di bambini perché voleva assolutamente parlare col sindaco. Al termine della trattativa non gli parlò, ma rilasciò un’intervista. Questo spettacolo è il tentativo di portare in scena i tipi umani da cui scaturisce l’attualità, sempre diversa nei suoi esiti, ma determinata da vizi antichi. Si può fare qualunque cosa, macchiarsi di qualunque crimine, ma poi basta andare in televisione per chiedere scusa in primo piano. Fare qualcosa “all’italiana” significa, come ci viene quotidianamente ricordato, scambiare la furbizia per intelligenza, far diventare il vizio una virtù. Questa commedia guarda al particolare per azzardare uno sguardo sul tutto; parte dal fatto locale per descrivere un comportamento, una necessità, riscontrabili ovunque. Questa è la messa in scena di un sequestro... all’italiana. È una farsa, e forse questo è il problema. Ci sono determinati tratti dell’essere italiani che non fanno prendere sul serio nemmeno le tragedie. Che alla fine sia un modo sbagliato di morire senza coscienza, o giusto di sopravvivere con leggerezza, è una considerazione che viene lasciata allo spettatore.
Testo finalista al Premio Riccione per il Teatro 2009
Con Michele Sinisi e Vittorio Continelli
Di Michele Santeramo
Regia Michele Sinisi
Scene, luci e costumi Michelangelo Campanale
Direttore di scena Nicola Cambione
Tecnico audio-luci Francesco Minuti
Organizzazione e cura del progetto Antonella Papeo
Produzione Teatro Minimo, Teatri Abitati, residenze teatrali in Puglia
In coproduzione con Comune di Andria, in collaborazione con Festival Castel dei Mondi
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